Liliana Resinovich, il problema del caso: parla Roberta Bruzzone
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Il “grosso problema” sul caso Liliana Resinovich: parla l’esperta

Liliana Resinovich

Il caso legato alla morte di Liliana Resinovich resta ancora un mistero: per la soluzione del caso potrebbe esserci un “grosso problema”.

La verità sul caso Liliana Resinovich “non verrà mai fuori”. Queste erano state le parole di Sebastiano Visintin sul caso della morte di sua moglie in una recente intervista. Purtroppo, per la soluzione della vicenda potrebbe esserci un “grosso problema”. Ad affermarlo, spiegando meglio il proprio pensiero, è stata anche l’esperta Roberta Bruzzone, intervenuta a ‘Zona Bianca’.

Roberta Bruzzone
Roberta Bruzzone – newsmondo.it

Liliana Resinovich: il commento di Roberta Bruzzone

La famosa criminologa Roberta Bruzzone è intervenuta in collegamento con ‘Zona Bianca’, programma di approfondimento d’attualità condotto da Giuseppe Brindisi, per discutere della morte di Liliana Resinovich. Secondo l’esperta “il problema grosso è che qui non si parla soltanto di una consulenza tecnica che comunque rimette in discussione tutta una serie di aspetti, bensì è che sono passati tre anni abbondanti da allora (dalla morte della donna ndr)”.

La Bruzzone ha spiegato come siano state svolte e dovranno esserlo una “serie di attività investigative che ora saranno determinanti per poter validare o meno gli alibi di una serie di soggetti che sono chiaramente in qualche modo coinvolti in questa vicenda o potrebbero esserlo”.

Il “grosso problema”

Proprio le tempistiche rendono la soluzione del caso complessa. “Non ci dimentichiamo che la procura di Trieste, al di là di quella che è stata la prima valutazione autoptica, nel fascicolo investigativo che ha portato alla richiesta di archiviazione non aveva trovato elementi a carico di eventuali soggetti ed è anche questa una delle motivazioni per cui inizialmente aveva optato per un’ipotesi suicidaria. Cosa che è stata confermata anche recentemente dal procuratore che si era occupato dell’inchiesta all’epoca”.

Diverso il discorso ora che la super perizia avrebbe chiaramente fatto emergere nuovi dettagli legati ad un omicidio. In questa ottica, la Bruzzone ha ribadito: “Il problema grosso è: va bene, oggi apprendiamo che c’è una risività alternativa rispetto a quella che è stata evidenziata nella prima autopsia. Non è certo la prima volta che ci troviamo davanti a valutazioni autoptiche molto differenti affidate ad esperti diversi. Bisogna capire se poi tutto questo possa portare ad una svolta decisiva, perché ora il problema non è più tanto l’aggressione, ma collocarla in una scena specifica e collocarci una terza persona con lei”.

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ultimo aggiornamento: 11 Marzo 2025 13:52

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